Dal 6 aprile l’Abruzzo tornerà di nuovo in fascia arancione

Ecco cosa si può fare

Orazio Di Stefano (dal web)
05/04/2021
Attualità
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Dal 6 aprile l’Abruzzo tornerà di nuovo in fascia arancione, a eccezione di 17 comuni che, in base all’ordinanza firmata dal presidente Marsilio (valida dal 6 all’11 aprile), resteranno invece in zona rossa.

In zona rossa resteranno fino all'11 aprile 17 comuni: per la Provincia di Chieti: Lentella; per la provincia dell’Aquila: Celano, Pratola Peligna, Pescina, Cerchio, Corfinio; per la Provincia di Pescara, Collecorvino, Roccamorice, San Valentino in Abruzzo Citeriore; per la provincia di Teramo: Nereto, Colonnella, Sant’Egidio alla Vibrata, Sant’Omero, Alba Adriatica, Martinsicuro, Canzano, Pietralta (frazione di Valle Castellana).

In questi comuni saranno consentiti solo gli spostamenti per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità. Pertanto non sarà più possibile andare a trovare amici o parenti. I negozi saranno chiusi, inclusi i parrucchieri e i centri estetici. Saranno invece aperte, con didattica in presenza, le scuole, ma solo fino alla prima media.

Da mercoledì 7 riapriranno tutte le scuole. Sarà consentito il ritorno in aula per tutti i ragazzi fino alla terza media compresa. Gli studenti delle superiori andranno in presenza al 50-75%. Sindaci e presidenti delle Regioni non possono decretare chiusure autonome di ordini scolastici. 

In zona arancione, come sempre, ci si può muovere liberamente e senza obbligo di autocertificazione all'interno del proprio comune. 

Resta la possibilità di recarsi una seconda casa, anche se si trova in una regione in zona rossa o arancione. La seconda cosa deve essere diproprietà o affittata per un lungo periodo e prima del 14 gennaio. Deve essere vuota e può accogliere solo il nucleo famigliare: non si possono ospitare, dunque, né amici né parenti non coviventi.

A differenza della zona rossa, si prolunga la possibilità offerta durante i giorni pasquali di fare visita, una volta al giorno, ad amici e parenti. Bisogna però restare nell'ambito del comune e ci si può muovere al massimo in due persone (con figli under 14 al seguito).

Tutti i negozi sono aperti, anche quelli di abbigliamento di altre categorie merciologiche considerate "non essenziali" che in zona rossa sono chiusi. Nei giorni festivi e prestivi, sono chiusi i negozi all'interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie e tintorie, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.

Per bar e ristoranti resta la possibilità di lavorrare solo con l'asporto (i bar fino alle 18 e i ristoranti fino alle 22) o con le consegne a domicilio

Aperti parrucchieri, barbieri e centri estetici 

Le sale della cultura restano chiuse. La loro riapertura è prevista per il momento solo in zona bianca. 

Oltre a passeggiate anche in bicicletta e jogging (che possono spaziare per tutto il territorio comunale), in zona arancione sono aperti anche i centri che offrono sport individuali come il tennis, il golf o il padel.

Restanto per ora chiuse palestre e piscine.

ATTENZIONE: 

Il nuovo DECRETO LEGGE introduce l'obbligo a sottoporsi al vaccino anti covid per medici, infermieri, operatori socio sanitari, compreso il personale amministrativo. L'obbligo vale anche per i dipendenti delle Rsa (le residente per anziani) e per i centri privati. Chi non ottempera (dalla notifica ci sarà tempo 5 giorni) può essere spostato in una mansione che non prevede il contatto con altre persone. Se ciò non fosse possibile, è prevista anche la sospensione senza stipendio che però non può andare oltre alla fine della pandemia e comunque non oltre il 31 dicembre di quest'anno.

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