LETTERA APERTA AL SINDACO DI PESCARA DOTT. CARLO MASCI.

Associazione Comitato PROTRIGNINA Abruzzo e Molise
09/04/2021
Attualità
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Gent.mo sig. Sindaco di Pescara,

questa mia comunicazione nasce dalla esigenza di voler instaurare un dialogo costruttivo sulla problematica inerente le migliaia di multe che molti automobilisti e tra questi anche diversi nostri associati hanno ricevuto dalla Polizia Municipale del comune di Pescara per autovelox modello Velocar Red & Speed EVO R, matricola 423,posizionato nella Via di Sotto in direzione Pescara –Montesilvano  e contrario.

Abbiamo fatto richiesta attraverso un accesso agli atti sia al Comando della sua polizia municipale che alla Prefettura di tutte le autorizzazioni conseguenze di ordine amministrativo che necessita una postazione autovelox da remoto, la sua Polizia locale ha sollecitamente risposto ed anche la Prefettura lo farà.

Ma il motivo per cui è scaturita questa mia missiva fa riferimento alla sua intenzione di elevare il limite a 40 km orari e questo non ci vede d’accordo per il semplice motivo che l’aumento deve essere fino a 50 km orari e le spiego perché questo è necessario. Intanto il limite suddetto a 50 km orari è quello previsto dal Codice della Strada nei centri urbani, e quella prerogativa di poter ridurre lo stesso a 30 è concesso con delle specificità che noi in questa fattispecie non vediamo e non riconosciamo.

Ma di più voglio dirle che, pur non essendo questa problematica “escatologica” sui destini del cittadino –automobilista pescarese, io penso che nella sua azione amministrativa Lei si pone la domanda di chi vuole tutelare o punire spostando il limite da 30 a 40 km orari. Vuole forse punire l’automobilista che va a 90/100 km orari, soggetto che non bisogna tutelare poiché si comportano in modo decontestualizzato sullo stato dei luoghi mettendo a repentaglio la propria vita o salute e quella degli abitanti e utilizzatori della Via di Sotto, il quale sarà sonoramente punito dal comma 8 0 9 del 142 del Codice della Strada anche se il limite è 50 km orari.

Vuole tutelare la famiglia che si reca al supermercato o all’ospedale per le sue esigenze personali e quotidiane e viene punito a 36 km orari?  Si! QUESTE SONO LE PERSONE CHE VANNO TUTELATE !!!

Per fare questo Lei deve porre il limite di velocità a 50 km orari, un limite ordinario  che fuoriesce da una logica irrazionale e non si muove da un dettato di incoerenza o , peggio ancora, di banale opportunismo, cosa che io personalmente non credo che abbia mosso la sua attività politica ed amministrativa nei plurimi decenni.

Lei non ha contezza di quanto l’assurdità di un limite possa scatenare frenate, sterzate oppure un cambio di percorso che , in primis, depaupera profondamente il quartiere e le sue attività commerciali e in generale la fruizione della vivibilità del quartiere.

I suoi provvedimenti devono sorgere e si devono finalizzare all’incremento della sicurezza stradale e non ad altri “scopi” e giammai una postazione deve presentarsi illegittima, non nella forma ma nella sostanza, in quanto affetta da violazione di legge ed eccesso di potere per violazione di circolari ministeriali e decreti prefettizi, oltre che da eccesso di potere per sviamento della funzione amministrativa dalla causa tipica.

Chiudo questa mia comunicazione che mi auguro non le sembri prolissa oltre incitandola ad avere forza e coraggio nel leggere “al di là del muro”, cercando di coniugare con un semplice atto amministrativo diverse esigenze e richieste del popolo della strada da anni vessati e tartassati da questi strumenti elettronici di controllo della velocità.

Colgo l’occasione per esprimere a Lei ed alla sua Amministrazione i più rispettosi e cordiali saluti con l’augurio di muovere sempre la sua azione ed attività alla cura degli interessi pubblici predeterminati dalla legge, dal raziocinio e dalla coerenza.

           

                                               Il Presidente Antonio Turdò
 

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