Pale eoliche e fotovoltaico: "No alla speculazione, si rispettino paesaggio e vocazioni dei luoghi"

Sono quattordici i comuni abruzzesi coinvolti in un Coordinamento interregionale sulla questione

redazione
17/02/2025
Territorio
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“Le leggi emanate in materia energetica vanno ripensate e riformate: di fatto stanno favorendo un settore economico privato, in grandissimo fermento. I grandi guadagni si prospettano attraverso bassi rischi d’impresa vista la notevole mole di incentivi pubblici che ricade sulle bollette elettriche dei cittadini e sulla fiscalità generale”: lo dichiarano i 161 sindaci sottoscrittori di un manifesto che verrà presentato al governo e ai parlamentari di maggioranza e minoranza. I primi cittadini sono riuniti nel “Coordinamento interregionale per problema pale eoliche e fotovoltaico”.

La preoccupazione del Coordinamento dei sindaci nasce da una ricognizione generale: sono stati presentati in Italia circa 6000 progetti per grandi impianti industriali di produzione di energia rinnovabile, per una capacità elettrica di oltre 5 volte i già ambiziosi traguardi del green deal.
 
Sono sorti in molti casi interrogativi e dubbi che riguardano la compatibilità con la tutela ambientale e paesaggistica. Inoltre, aggiungono i sindaci, “spesso i progetti appaiono in contrasto se non in antitesi con le vocazioni dei territori interessati, con il rischio di deprimere e demolire le filiere produttive locali frutto di decennali investimenti. Queste non possono essere spazzate via insieme al lavoro che garantiscono, principale freno a un pericoloso e desertificante spopolamento”.

Nel manifesto – appello si legge: “Noi sindaci chiediamo, interpretando la volontà del tessuto sociale dei luoghi da noi amministrati, che la produzione e la distribuzione dell’energia ridiventino un servizio pubblico essenziale con progettazione e programmazione degli impianti gestite in maniera trasparente. Vanno evitate frenetiche rincorse speculative di aziende private che agiscono in nome dei propri profitti non conoscendo o trascurando la specificità dei luoghi e delle terre agricole o naturali, che non possono essere considerate res nullius Solo così la produzione energetica da fonti rinnovabili non sarà più ambientalmente, socialmente ed economicamente insostenibile e non aggredirà il prezioso suolo ancora non consumato”.

Tra i promotori dell’iniziativa c’è Angelo Radica, sindaco di Tollo, in provincia di Chieti, che dichiara: “Va assolutamente scongiurato il rischio che i progetti in questione rispondano a logiche di economia speculativa prima che al bene comune e al contrasto del cambiamento climatico”.

 
Di seguito i Comuni abruzzesi che hanno aderito all’iniziativa: Tollo, Palmoli, Guilmi, Torre de' Passeri, Carpineto Sinello, Gissi, Monteodorisio, Lentella, Fresagrandinaria, Cupello, Tufillo, San Buono, San Giovanni Lipioni, Carunchio.


 

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