Ieri pomeriggio abbiamo trasmesso in diretta con il nostro Chi c'è...c'è un incontro sul tema della Via Verde con alcuni sindaci del territorio.
Al nostro invito, accettando, hanno risposto Enrico Di Giuseppeantonio sindaco di Fossacesia, Nino Di Fonso sindaco di Torino di Sangro, Filippo Marinucci sindaco di Casalbordino, Mimmo Budano sindaco di Villalfonsina e per Vasto c'era l'assessore Paola Cianci.
L' intento era di fare il punto della situazione, dopo i comunicati stampa in cui si annuncia per il 30 di giugno l'apertura del percorso ciclopedonale, mettendo in evidenza l' effettiva realtà delle cose.
Di Giuseppeantonio, memoria storica dell'opera, che ha sempre fortemente voluto e sostenuto, ci ha illustrato come certe criticità erano presenti fin dal principio. Con la sua esperienza da sindaco e da Presidente della Provincia ha auspicato una collaborazione fra i sindaci del territorio, enti vari, Provincia e Regione, notando tuttora una inerzia decisionale e una mancanza di dialogo fra la Provincia, che è la proprietaria dell'opera, e i sindaci, lasciati soli nella gestione, spesso frammentaria della pista. Marinucci prima e Di Fonso dopo hanno esposto varie problematiche che se non risolte faranno di questa opera strategica un nuovo caso di infrastruttura non finita come spesso avviene in Italia. La volontà dei Comuni nel voler completare al meglio la pista è forte ed evidente, anche perchè Budano ben ha espresso come questa opera costiera sia fondamentale anche per la costituzione di nuove piste che a pettine entrino dalla costa nell'entroterra per creare percorsi nuovi, sempre in evoluzione, che siano di apertura verso la zona collinare e montana, insomma una sinergia di tutti, per un turismo sostenibile sempre in crescita, che faccia scoprire la nostra terra tutta fra sapori, odori e borghi storici ricchi di tradizioni secolari.
I più preoccupati di uno stallo e di non riuscire ad usufruire di questa possibilità sono i sindaci di Torino di Sangro e Casalbordino. Di Fonso cerca soluzioni per un tratto di pista in cui l'erosione della costa crea seri problemi di sicurezza e altrettanto Marinucci pone il dubbio al passaggio della pista sul lungomare di Casalbordino. Proprio qui il rischio è che si crei un buco. La precedente amministrazione con l'allora sindaco Remo Bello aveva proposto un percorso alternativo, con la realizzazione di una infrastruttura, una passerella ciclopedonale, bocciata per il costo ritenuto elevato. La Provincia è poi intervenuta arbitrariamente tracciando il percorso su Via Alessandrini e Via Bachelet, percorso promiscuo che agli occhi di tutti risulta pericoloso per chiunque. Marinucci in tal senso ha dimostrato il proprio disappunto per la variante autorizzata a Vasto per gli stessi motivi e negata a Casalbordino.
Una questione non meno rilevante sono la gestione delle vecchie stazioni come ha esposto l'assessore Cianci per ora lasciate in comodato d'uso gratuito ai Comuni ma delle quali non si sa ancora come e a chi verranno date in gestione. Altra considerazione pratica e pragmatica, che solo i sindaci sanno fare, è relativa alla manutenzione della pista. La proprietaria dell'opera, la Provincia, come intende procedere? E la raccolta dei rifiuti chi dovrà farla?
La considerazione ovvia è che la Via Verde rischia, se la Provincia e la Regione, non interverranno in modo costruttivo a risolvere queste problematiche un'opera non unitaria. I Sindaci sono pronti a dare battaglia affinchè venga data voce anche a loro come rappresentanti dei territori, in maniera sinergica facendone una lotta comune per avere una infrastruttura che sia e divenga un unicum in Europa. La bellezza e la peculiarità della Costa dei Trabocchi delle sue tradizioni e dei prodotti eno-gastronomici, sono solo un punto di inizio per creare una viabilità sostenibile che penetrando all'interno del territorio dia visibilità a una regione, la nostra, ricchissima di luoghi incantati e ancora poco conosciuti al grande pubblico. Consapevoli che chi viene in Abruzzo, luogo da sempre forte e gentile, possa tornare e trovare dal percorso principale della Via Verde sulla costa e dalla costa sempre nuovi tracciati ed esperienze.
Sarebbe un peccato che miopie o prese di posizioni spezzettino il percorso della Via Verde che tutti fortemente vogliono e che viene già molto utilizzato.
Torneremo su questo argomento, non lasceremo soli i Sindaci, cercando di dar loro voce, incontrando anche altre realtà e mostrando attivamente le criticità che ieri ci hanno espresso, sperando di dare loro la possibilità di ottenere visibilità e di sensibilizzare ognuno di noi a sostenerli in una battaglia che è di tutti, perchè lo sviluppo sostenibile, green, del nostro territorio è interesse di chiunque, anche e sopratutto per dare nuove possibilità economiche ai nostri figli.