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Nuovo murales sulla Via Verde a San Vito Chietino dedicato alla storia dei Trabocchi

redazione
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Nell’ambito del progetto di valorizzazione dell’identità culturale e di promozione turistica della località di San Vito Chietino, in questi giorni, oltre a una riqualificazione degli interni dell'ufficio turistico e all’installazione di un pannello con la mappa della Via Verde utile per i cicloamatori, è stato realizzato un murales proprio all’Info Point turistico di San Vito Marina, presso l’ex area ferroviaria, ben visibile lungo la ciclabile.
 
La raffigurazione è un omaggio alla storia dei trabocchi e in particolare al trabocco simbolo della costa, il Trabocco Turchino, cantato da Gabriele d’Annunzio nel Trionfo della Morte (1894), un romanzo che oggi andrebbe letto anche in un’altra chiave, quella di un contesto geografico che il poeta, prima di tutti, seppe fotografare descrivendolo per come era “dalla Punta del Moro fino alla Penna del Vasto”, riuscendo incredibilmente a racchiudere il territorio esatto di quella che oggi chiamiamo Costa dei Trabocchi.

I lavori e l'opera artistica sono stati ideati e commissionati da Claudio Colaizzo, responsabile del tour operator Pallenium Tourism, agenzia viaggi che da anni si occupa di incoming turistico in Abruzzo con diversi progetti di destinazione turistica, tra cui la Ferrovia dei Parchi, e che dal 2023 gestisce l’info point del comune di San Vito Chietino e le iniziative educative sul Trabocco Turchino, trabocco di proprietà comunale sin dal 1981.
 
La realizzazione dell’opera è stata affidata alla creatività dello street artist Nicola Di Totto, in arte 2NEKO, direttamente a spray su una superficie trattata con vernice al quarzo. 2NEKO, maestro d’arte, organizzatore di eventi, designer e Senior Web Marketing, dal 1991 è presente nella scena del writing italiano ed è considerato uno dei maggiori writer ad aver contribuito alla crescita e allo sviluppo dei graffiti specie nel centro/sud Italia.

L’obiettivo è quello di indurre alla curiosità e alla ricerca i tanti fruitori della Via Verde, arricchendo il proprio bagaglio culturale con una consapevolezza in più, quella probabilmente più importante: i trabocchi sono storicamente nati come macchine da pesca e grazie all’opera di D’Annunzio, che soggiornò a San Vito nell’estate del 1889, hanno trovato menzione e dignità letteraria diventando il simbolo di questo tratto di costa abruzzese che oggi ha sempre più grande appeal turistico.
 
Non a caso nella raffigurazione è stato inserito uno dei passaggi più significativi ripresi dal romanzo il Trionfo della Morte: “Dall’estrema punta del promontorio destro, sopra un gruppo di scogli, si protendeva un Trabocco, una strana macchina da pesca, tutta composta di tavole e di travi, simile a un ragno colossale.” Come sempre nella sua vita, D’Annunzio è stato foriero di nuovi termini, frasi iconiche, gesti e azioni che hanno sempre fatto parlare di sè e hanno fatto eco, e non era mai era successo fino a quel momento che l’allora terra dimenticata d’Abruzzo venisse così spesso citata e cantata insieme alle sue genti, pastori, marinai, contadini e traboccanti, nelle opere di un personaggio tanto famoso all’epoca che ha avuto il merito di dare una immagine definita ai luoghi della sua terra natìa.

Ora l'area ha già una nuova immagine e il murales già ora è meta di tanti curiosi e turisti che lo fotografano; si rimane pazientemente in attesa dell’inizio degli sfalci e della manutenzione del verde previsto dalla Provincia di Chieti, quantomai urgente a stagione estiva abbondantemente iniziata e purtroppo non ancora partito, necessario per rendere questo tratto di costa presentabile al pubblico e pienamente fruibile da bagnanti, cicloamatori o semplicemente da chi ama passeggiare e vorrebbe godere della vista del mare, quasi sempre ostruito da canneti.
 
L’auspicio è che si possa provvedere in tempi brevissimi; in caso contrario, per gli spazi ricadenti nell’area dell’info point turistico, gli operatori dell'ufficio gestito dalla Pallenium Tourism sono disposti a provvedere in autonomia e a proprie spese, sperando che la semplice cura e decoro di un’area pubblica, senza alcuna velleità di installazioni o attività commerciali, non debba cadere nel paradosso di rimanere ingabbiata in farraginose maglie burocratiche che produrrebbero l’unico effetto di lasciare un cattivo ricordo a quanti frequentano la Via Verde, ancora incompleta, tra rifiuti, vegetazione infestante e assenza di spazi aperti a tutti dove potersi godere una pausa, che sono tra le maggiori rimostranze che lo stesso Info Point sin dall’anno scorso riceve.

Così come per il murales realizzato, l’idea è quella di rendere l’area dell’Info Point, dove vi è anche il presidio della guardia medica, la zona parcheggi e il nuovo approdo in spiaggia per piccole imbarcazioni, un luogo piacevole dove incontrarsi, fermarsi durante l’escursione in bici per una pausa, avere informazioni e materiale turistico presso l’ufficio o semplicemente sedersi e rallentare, ammirare il mare e il suo orizzonte senza dover per forza ordinare una consumazione in un bar, cosa che spesso desideriamo per la sua naturale semplicità e di cui ci dimentichiamo presi dalla frenesia di tutti i giorni.
 


 

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