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È di un abruzzese il volto che ha ispirato Roberto Ferri per il suo Dante Alighieri

"Il Bacio" ora in mostra permanente al MART Museum

redazione
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Realizzata in occasione del 700° anniversario della morte di Dante, l'opera è stata celebrata per la sua intensa emotività e la precisione artistica. Ferri, noto per il suo stile che richiama i maestri barocchi come Caravaggio, ha interpretato il tema del bacio non dato tra Dante e Beatrice, esplorando profondamente i temi dell'amore e del desiderio irrealizzato.

Ma chi è avrebbe scelto Roberto Ferri per il suo capolavoro? Si tratta proprio di un abruzzese, Ferri si è infatti ispirato al viso rinascimentale dell’attore pescarese Edoardo Sferrella, nato a Chieti e noto in Abruzzo per le sua connessione artistica con il Paese del Sol Levante, e già apparso in vesti storiche su Amazon Prime ne The Lost Portrait nel ruolo Salaì, allievo di Leonardo Da Vinci, o nello spot della RegioneUmbria, nel ruolo del Re Salomone come dipinto dal Perugino.

L'opera è da poco entrata a far parte della collezione permanente del MART Museum di Trento e Rovereto. Questa acquisizione segna un momento significativo per il museo e per l'arte contemporanea italiana.

Il critico d'arte e presidente del MART Vittorio Sgarbi ne parla così: “Ferri è un fenomeno, ammirevole come e più di un pittore antico. Ha, di colpo, superato i pittori figurativi più abili nella duplicazione della realtà. Il suo primo pensiero è stupire. Con formidabile disciplina rimedita la grande tradizione della pittura barocca, da Caravaggio a Ribera, da Bernardino Mei a Tiepolo. In realtà, Ferri è un virtuoso che riporta nella realtà i sogni.

Con l'inclusione di "Il Bacio" nella sua collezione, il MART Museum offre ai suoi visitatori non solo un'opera di eccezionale bellezza ma anche un pezzo di storia culturale, consolidando ulteriormente il suo impegno nella valorizzazione dell'arte italiana contemporanea.

Per ulteriori dettagli sulla mostra e sull'opera, si invitano i visitatori a consultare il sito ufficiale del MART Museum.

 

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