Molte incertezze aleggiano sul futuro di molti lavoratori ex dipendenti Honeywell e delle loro famiglie dopo che si era aperto uno spiraglio di luce a seguito dell’accordo siglato al Mise con la società Baomarc Spa che ricevendo uno stabilimento industriale all’avanguardia per continuare la sua produzione avrebbe dovuto ricollocare almeno il 30 per cento della forza lavoro conteggiata in 340 ex lavoratori. Ma purtroppo al mese di marzo 2021 dopo un anno e mezzo circa sono stati assunti “solo” 28 persone di cui 6 licenziati, 4 indotti alle dimissioni, a fronte di un piano che prevedeva 160 di assunzioni e che ogni giorno in più invero la reindustralizzazione si avvia al pieno fallimento probabilmente voluto. I lavoratori esasperati si sono rivolti di nuovo al viceministro Todde e alla deputata Carmela Grippa che si era occupata e aveva partecipato ai tavoli presso il ministro dello Sviluppo Economico attraverso il quale a dicembre 2019 si era giunto all’accordo. Non è mancata la risposta dell’onorevole pentastellata che ha depositato una interrogazione per chiedere al ministro che siano mantenute gli impegni presi presso la sede ministeriale e che si fa sapere: “E’ chiaro che i lavoratori devono trovare, e presto, una loro collocazione in azienda come da intese; è inimmaginabile che qualcuno pensi che la promessa della loro assunzione poteva essere la leva per acquisire lo stabilimento per poi lasciarli a casa. L’azienda deve condurre il proprio impegno di reindustralizzatore secondo i criteri di correttezza e di buona fede e auspico che ci sia presto una svolta. La Regione, organo preposto al controllo è assente. Noi continueremo a vigilare”.