Nella giornata di ieri 30 marzo abbiamo fatto la prima ispezione e verifica della postazione autovelox modello Velocar Red & Speed EVO R, matricola 423,posizionato nella Via di Sotto a Pescara, che realizza multe in ambedue le direzioni da Pescara a Montesilvano.
Accompagnato da due automobilisti volenterosi abbiamo realizzato una misurazione della cartellonistica di preavviso sia dei limiti di velocita che della medesima postazione di controllo autovelox in rapporto a quanto stabilito dalla legge 285 del 1992 e dai decreti e circolari ministeriali attuativi in materia di sicurezza stradale.
I nostri dubbi sono tutti fondati e quindi daremo corso nei prossimi giorni ad un esposto alla Prefettura di Pescara che verifichi, attraverso l’organismo tecnico preposto dalla norma, che sarebbe la Polizia stradale al fine di monitorare la postazione.
Abbiamo anche osservato la incongruità della postazione in rapporto ad un limite assurdo, di 30 km orari, ed impensabile con lo stato dei luoghi e dei mezzi che circolano.
Anche la scusa della vicinanza dell’Istituto scolastico “Virgilio”, che oltretutto è chiuso dall’inizio della pandemia, è fuorviante poiché l’uscita dei ragazzi è da sempre sorvegliata e controllata oltre che essere assistita dai vigili e ausiliari di traffico.
Avendo noi fatto un accesso agli atti la settimana scorsa all’ufficio verbali della locale pm di Pescara ci siamo colà presentati, che amarezza verificare che il medesimo ufficio della Polizia municipale di una grande city è chiuso, sinceramente siamo rimasti basiti.
Siamo solidali con i residenti che nella zona di Pescara Colli si stanno attivando con una petizione popolare nella quale chiedono sia la chiusura della postazione di controllo autovelox da remoto e sia un innalzamento del limite di velocità, invitiamo gli automobilisti abruzzesi a recarsi a firmare, poiché questa non è fare sicurezza stradale (sono state emesse 15 mila multe in meno di un mese) ma bensì solo fare cassa sulla pelle di noi automobilisti e per dirla chiaro e tondo questo è un atto di macelleria sociale in un momento di gravissima crisi economica mondiale, regionale e cittadina.
Nel frattempo invitiamo i “tartassati automobilisti” a rivolgersi alla nostra compagnia di tutela al fine di essere assistiti nella fase ricorrente contro i verbali emessi dalla locale PM di Pescara, nella certezza che le nostre ragioni troveranno udienza sia nell’Area III del settore Depenalizzazione della Utg di Pescara ed eventualmente anche all’ufficio del Giudice di Pace.