Ho conosciuto Annarita durante la premiazione del prodotto topico che, come da tradizione, anche quest’anno si è svolta nello splendido scenario del Parco dei Priori a Fossacesia. Già all’epoca mi aveva colpito per il suo gelato alla ventricina, un accostamento che, a dirla così, sembra fantascienza, ma che in verità è l’esaltazione di un prodotto che è la quintessenza del nostro territorio.
Poi, come spesso capita, la vita ci ha fatto rincontrare per caso, quando Orazio, l’uomo dalle mille risorse, che mentre pensa una cosa te ne dice altre cento, nonché il direttore di questo giornale, ha pensato di farmi parlare con lei per dar vita ad una rubrica di questo giornale con cui vogliamo parlare del nostro territorio e della nostra storia attraverso il cibo, quello buono, sano e giusto.
E così in una calda giornata di inizio primavera, sono andata nella sua gelateria, MaMiblu nel centro di Vasto. Pur restando fuori, a causa del Covid, subito mi ha colpita un delizioso profumo di vaniglia proveniente dall’interno. Annarita ci ha accolti con un sorriso radioso, uno di quelli che ti fa sentire subito a casa. E’ bastato pochissimo per iniziare a chiacchierare come se ci si conoscesse da una vita.
“Sono figlia della chef Teresina Battista, mia madre 50 anni fa, inconsapevolmente, ha aperto il primo agriturismo in Abruzzo, a Fresagrandinaria. Il nostro ristorante è ancora attivo ed è gestito encomiabilmente dai miei fratelli.
Per vari motivi ed opportunità ho personalmente scelto di investire in un altro settore pur avendo sempre coltivato la passione per le cose buone da mangiare.
Durante la mia carriera di 40 anni come imprenditrice e direttore tecnico nel settore della sicurezza stradale con cantieri aperti in tutta Italia, in tutti i miei viaggi e soggiorni di lavoro nella varie regioni italiane, ho approfittato per conoscerne le ricette, i prodotti della terra e della tradizione italiana, molti ristoranti e chef di alto livello.
Da qualche anno studio la chimica e merceologia dei prodotti alimentari naturali e mi occupo solo di cose buone da mangiare: con i miei collaboratori abbiamo aperto tre locali con l'intenzione di aprirne altri nel nostro bellissimo Abruzzo.
Le mie ricette sono semplici e racchiudono tutto il gusto per il cibo BUONO che mi hanno trasmesso mia madre e tutti i grandi chef che ho conosciuto.”
Mi colpisce molto Annarita, per la sua carica, per la forza che trapela da gesti e parole, per la capacità che ha avuto di reinvestirsi e rincorrere i suoi sogni, tipico infondo di noi donne che, pur di realizzare i nostri desideri, siamo in grado di stravolgerci la vita.
“Bene, ora parliamo di ricette, quelle buone, semplici, quelle di un tempo, quelle che sanno di amore per la vita e per ciò che di buono riesce a regalarci”- proseguo io, curiosa di conoscere qualcosa di nuovo da mettere nel bagaglio che mi porto sempre dietro, ossia nel mio cuore.
Così Annarita inizia a raccontarmi, con una tale dovizia di particolari da farmi quasi assaporare con la sola immaginazione il gusto, un piatto davvero speciale “LE SAGNE ALLA MOLINARA”
Un primo piatto adatto per le belle e fresche giornate dell’inizio della primavera nostrana.
Sagne alla molinara
Per il sughetto:
-soffriggere con un filo di olio EVO 2 etti di ventricina di guanciale e mettere da parte
-soffriggere con un filo di olio EVO del cipollotto fresco, asparagi selvatici, se non dispinibili
utilizzare asparagi coltivati, di quelli sottili.
In un tegame, tutto a crudo, olio Evo, pomodoro a pezzetti fatto in casa, se non disponibile
utilizzare un pelato in scatola di ottima qualità, basilico e menta fresca, sale. Portare a
cottura per circa 15 minuti.
Saltare in padella le sagne (di seguito la ricetta per farle in casa) con il sugo di pomodoro,
ed i soffritti precedentemente preparati, spolverizzare con pecorino stagionato (meglio
quello di Farindola), menta fresca tagliuzzata a mano e a finire un giro di olio nostrano a
crudo.
Per le sagne fatte in casa per 4 persona:
400 gr. farina grano duro (ottime la De Cecco e La Molisana)
1 uovo intero
acqua q.b.
un cucchiaio di olio EVO
Impastare, fare la sfoglia (non sottilissima) e tagliare a quadrotti da 4/5 cm di lato.
Buon appetito
Annarita Racano