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A Ligotti, Ginzburg e Alici il Premio nazionale di Letteratura naturalistica Parco Majella

Il presidente Di Marco: “Ventisette splendidi anni di proposta e riflessione. Dai libri e dai versi arriva forte e chiaro il monito alla sostenibilità"

redazione
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Natura, sostenibilità e tutela dell’ambiente di nuovo interpreti alla XXVII edizione del Premio Parco Majella, uno degli appuntamenti culturali più longevi e unici d’Abruzzo, che da 27 anni si svolge ad Abbateggio, promosso dall’Associazione “Alle falde della Majella” in collaborazione con l'Amministrazione comunale e con il patrocinio di molte istituzioni nazionali e locali.

Sabato sera la conclusione con la cerimonia di proclamazione dei vincitori delle tre sezioni di concorso condotta dal direttore artistico del Premio, Marco Presutti, con la collaborazione attiva sul palco del presidente Antonio Di Marco. Tanti ed emozionanti anche i premi speciali scelti dalla Giuria tecnica del Premio, dalla presidenza e dalla direzione artistica, consegnati a personalità del giornalismo e di mondi diversi, tutti uniti dal comune denominatore dell’amore per l’ambiente.

 I tre premi del concorso.

•               Ad aggiudicarsi il Tholos iridato della sezione Poesia è il poeta Giuseppe Elio Ligotti, con la sua raccolta L’alga del tempo, Molesini Editore.

•               Premio Parco Majella per la Narrativa è andato la scrittrice Lisa Ginzburg, con il suo libro Una piuma nascosta, Rizzoli.

•               Per la Saggistica il riconoscimento è andato a Luigi Alici per il libro Natura e persona nella crisi planetaria.

I premi speciali.

•               La cerimonia si è aperta con l’omaggio alla memoria del giornalista Rai, scrittore e storico abruzzese, Franco Farias. Un tributo a un vero e proprio motore culturale per l’Abruzzo scomparso di recente. Sul palco ha ricevuto il Premio sua figlia Alessandra Farias, giornalista come lui.

•               Premio alla carriera per il giornalista Osvaldo Bevilacqua, cronista della grande bellezza dei borghi e dell’ambiente italiano e vero mattatore della narrazione ambientale attraverso trasmissioni che sono state le più seguite e longeve della televisione pubblica. Il giusto tributo a un grande amico dell’Abruzzo.

•               Premio della Giuria al professor Grammenos Mastrojeni per il suo libro Vola Italia. Ridare le ali a un paese insostenibile in nome di un nuovo cammino di sviluppo fondato sulla biodiversità e l’ambiente.

•               Alla giornalista abruzzese Floriana Bucci il premio del Presidente Antonio Di Marco per il suo libro-inchiesta sulla discarica di Bussi, Il caso Bussi rapporto su un disastro ambientale.

•               Allo storico poliziotto amico di Fellini, Nicola Longo per l’opera Macaone un altro premio speciale della Giuria, per il racconto di una vita spesa al servizio dello Stato e della forza pubblica.

•               Premio speciale della direzione artistica al libro dell’ambientalista Jacopo Angelini, Ambiente e monachesimo. Storia ed evoluzione degli habitat dell'Appennino umbro marchigiano, incentrato sullo sviluppo territoriale legato agli insediamenti religiosi.

•               Un commosso tributo a uno speciale amico del Premio Majella ha chiuso la cerimonia, quello ad Antonio Ascenzo, il maestro gelataio di San Valentino, pluricampione per la sua arte, scomparso di recente, consegnato al figlio presente in platea.

 “Si chiude un’edizione davvero speciale, che con tutte le opere e gli autori che hanno partecipato, ci ha nuovamente concesso di aprire una finestra importante sull’ambiente, sull’importanza della tutela e sulla necessaria svolta della sostenibilità non solo a livello popolare, ma soprattutto istituzionale – commenta il presidente del Premio, Antonio Di Marco - . Ottime le opere premiate, di qualità anche i riconoscimenti che abbiamo voluto dare a degli amici speciali del Premio, specie a quelli che non ci sono più, come il giornalista Franco Farias e il nostro Antonio Ascenzo, che ci ha sempre accolto alla fine di ogni premiazione nella sua gelateria di San Valentino. Felice di aver ospitato una delle voci narranti più autorevoli e amate della televisione, come quella di Osvaldo Bevilacqua, premio a una carriera formidabile, fatta di trasmissioni su borghi e ambiente e di un impegno appassionato della bellezza che arriva dal nostro patrimonio architettonico, culturale e verde. Sia dai contenuti che hanno animato le opere, sia dai ruoli degli autori, appare sempre più chiara la necessità di un maggiore e più convinto impegno volto alla promozione di stili di vita più consapevoli, questo soprattutto da parte delle istituzioni. Da Abbateggio è partito un messaggio forte e chiaro: bisogna agire anche a livello istituzionale, usando gli strumenti che la legge, l’economia, l’urbanistica e l’architettura di ultima generazione offrono. Un’azione possibile, se ognuno, cittadini, enti locali e associazioni che mettono l’ambiente al centro dei propri obiettivi fa la sua parte, nel suo ambito. Voglio ringraziare tutti, a partire dalla nostra Giuria tecnica, che a ogni edizione fa un lavoro di ricerca accurato e di elevatissima qualità nella ricerca dei temi e nella scoperta di autori che trattano con particolari punti di vista il tema della sostenibilità e dell’ambiente.

Grazie anche alla direzione artistica di Marco Presutti, che ha saputo dare al Premio il giusto taglio, trasformandolo in una vera e propria occasione di riflessione di tale esigenza di cambiamento e anche bravo presentatore della serata. Grazie anche alla giuria di lettori, che abbiamo voluto e coinvolto in questa edizione perché fosse anche più forte l’invito alla lettura, la promozione dei libri, cosa che facciamo ormai da quasi trent’anni con la stessa passione del primo giorno. Non ultimo il ringraziamento va all’organizzazione del Premio, riferimento per tutti e anche alla Protezione civile di Abbateggio che ha vegliato sulla serata perché tutto andasse per il meglio, consegnando al pubblico che ci segue sempre il messaggio di una cura che è quella che ha fatto diventare grande il Premio e la sua proposta.”

 Il motore del premio

Presidente del Premio e dell'Associazione “Alle Falde della Majella”: ANTONIO DI MARCO

Direttore Artistico: MARCO PRESUTTI

 Componenti della Giuria 2024:

Claudio AMICANTONIO, Docente;

Claudia BASILEO – Dottoressa

Enzo FIMIANI – Docente universitario

Francesca GUAZZELLI – Docente universitario

Alfredo MAZZONI –              Docente

Peppe MILLANTA – Scrittore e sceneggiatore

Pierluigi ORTOLANO – Docente universitario

Alessandra RENZETTI – Giornalista


 

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