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IL PROCURATORE DI FLORIO RICEVE GLI OPERAI DELLA SABINO ESPLODENTI

IN PACIFICA MANIFESTAZIONE DAVANTI AL TRIBUNALE

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Non ricevono lo stipendio da tre mesi. La loro azienda è sotto sequestro giudiziario, per le indagini in corso a seguito del sinistro mortale di tre operai avvenuto il 21 dicembre scorso. Il titolare minaccia di dichiarare fallimento, perché non produce e quindi non può pagare spese e fornitori. Loro, 80 dipendenti già colpiti dalla perdita tragica di 3 colleghi, vogliono che le indagini vengano accellerate e  che l’azienda sia dissequestra. Per questo oggi 16 marzo hanno manifestato pacificamente davanti al Tribunale di Vasto, presso cui  ci sono gli uffici della Procura della Repubblica, titolare delle indagini.

Il procuratore Gianpiero Di Florio ha ricevuto i tre delegati di Cgil – Cisl e Uil, che, per il tramite del vice questore di Vasto Fabio Capaldo, gli avevano chiesto udienza. Il capo della Procura ha ovviamente compreso la situazione umana dei lavoratori e delle loro famiglie ed ha promesso loro che cercherà di fare di tutto per sollecitare la consegna del materiale peritale che gli consentirà di fare le necessarie valutazioni inquirenti.

E’ chiaro però che si tratta di indagini delicate, oltre che dovute, e quindi i tempi possono allungarsi ulteriormente. Nel frattempo (speriamo il più breve tempo possibile) i lavoratori dovrebbero avere sostegno dell’ Inps, del ministero delle Attività produttive e del ministero del Lavoro. La loro crisi non dipende dal mercato, ma da legittime esigenze di giustizia. Se non in casi straordinari, come questi, quando sono dovuti cassa integrazione, sussidi, redditi di emergenza ?

C’è per caso qualche referente locale di Lega e Pd capace di chiedere rispettivamente ai ministri Giorgetti (della Lega) e ad Orlando (del Pd) di dare una mano a questi poveri operai ???

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