Molto spesso la tematica dei giovani viene utilizzata come "Cavallo di Troia" ed una volta centrato l'obiettivo, il tema viene accantonato e la diffidenza soprattutto dei giovani aumenta. Condividiamo il pensiero di Giacomo Delle Donne, un pensiero di padre e di giovane che è cresciuto a Vasto come tutti noi.
Chi lavora a contatto con i ragazzi e per i ragazzi, sa quanto sia complessa in realtà la vita di un giovane che cerca di costruire una propria identità nel mondo di quelli che saranno i futuri adulti.
Sono circa due milioni in tutta Italia i "Neet", i ragazzi nella fascia tra i 25-30 anni che non lavorano e non studiano, a dimostrazione che il fenomeno sociale non è circoscritto ad una sola area.
Tra i nostri punti programmatici, uno specifico è dedicato ai giovani, benzina del nostro territorio, auspicando in un rientro di cervelli piuttosto che una fuga.
Riteniamo fondamentali i luoghi di aggregazione, quelli esistenti da riqualificare e da affiancare a nuove realtà , realtà formative e professionalizzanti atte ad introdurre direttamente queste preziose risorse nel mondo del lavoro, basti pensare ai mestieri degli artigiani che mano a mano vanno scomparendo o senza andare troppo lontano ad elettricisti, falegnami, tornitori, idraulici.
Luoghi di aggregazione professionali da completare con spazi ludici neutri dove favorire la socializzazione, lo sport, la scoperta di passioni come la musica, il teatro, la poesia rinsaldando il senso di appartenenza ad una comunità , anche attraverso il contributo delle associazioni presenti. Luoghi che accolgano indistintamente tutti coloro che sentano il desiderio di accostarvisi.
Cosa fare per i giovani quindi? Creare poli professionali per i mestieri di oggi, di ieri e di domani, fornendo le stesse possibilità a tutti, a seconda di capacità e inclinazione, facendosi garanti di un'eguaglianza sostanziale, piuttosto che formale. Creare Strutture Scolastiche e Campus del Futuro, ripensando e progettando le dimensioni scolastiche con occhio sull'oggi che è già domani, favorire la riqualificazione di aree verdi e spazi di incontro da affidare in gestione agli stessi aumentandone il senso di responsabilità e la capacità di progettazione modulata sulla base delle loro reali esigenze, pensare a nuove attrazioni a supporto di un ampliamento di offerta aggregativa piena di valori e di cultura che consenta loro di sviluppare nuove abilità e competenze.
Sembra scontato, ma ascoltarli, confrontarsi e coinvolgerli costantemente è diventa la strada vincente per poter consegnare loro il mondo che abbiamo ereditato.
Annamargareth Ciccotosto - Vasto in Azione