Dopo l'ultima cocente sconfitta delle Amministrative del 2016, l'allora candidato sindaco della Sinistra Casalese, era diventato coordinatore di circolo, disgregando con questa operazione, non propriamente limpida e genuina, in parte ciò che rimaneva del PD togliendo a questo partito o di quello che ne poteva rimanere anche l'anima che lo aveva fin allora contraddistinto. In questi cinque anni l'opposizione, che nella logica democratica, avrebbe una propria valenza, si è dimostrata alquanto scialba, inefficace e poco appetibile per un discorso di valorizzazione di una qualsiasi proposta amministrativa. Non ci sono stati comunicati, dichiarazioni, interventi per cui la cittadinanza non è stata in alcun modo sensibilizzata ad una benché minima progettualità.
Le “voci di popolo” parlano di una enorme difficoltà per questa sezione di partito ridottasi a soli 13 iscritti di poter formare una propria lista, per cui “si dice” che qualche esponente di primo piano dovrebbe essere incluso in quella dell'attuale sindaco uscente Marinucci, pur se ci sono state interlocuzioni con Santoro.
L'attuale esecutivo a trazione fortemente di destra ha nella figura del Vice Sindaco una valida referente che si richiama alla Meloni, dunque che c'azzecca, avrebbe detto qualcuno, un fervente uomo o donna di sinistra far parte di una lista a vocazione di destra?
Anche Santoro, con la sua lista civica, ha con sé personaggi di diversa estrazione politica, dalla Lega di Salvini al M5S.
Da parte del segretario Pd ci aspetteremmo un operato più adatto a quello che ha rappresentato la sinistra, con i suoi valori che anche nella nostra comunità devono essere portati avanti con coraggio e determinazione, proprio per dar alla cittadinanza tutta un apporto di idee e progetti per il miglioramento della nostra quotidianità, fatta, poi, di piccole ma necessarie esigenze, senza fronzoli o idee bislacche.