Ti svegli di soprassalto perché senti che è tardi e l’orologio segna le 8,30

“Devo svegliare mio figlio”

Ma con la stessa velocità,ricordi che sei una madre boomer affetta da “Sindrome del nido vuoto”

Eh sì, se non anteponi la parola sindrome ad ogni stato d’animo non hai scampo..”non c’è alcuna convalida scientifica che attesti la tua condizione di madre del profondo sud sofferente per l’assenza del proprio bambino, che nel frattempo ha quasi raggiunto l’eta della pensione..

Allora pensi di scrivere un post su Facebook sperando nella consolazione solidale virtuale visto che siamo di nuovo agli arresti domiciliari da pandemia universale

Con la certezza che quando la “butti sul sentimentale” troverai affetto anche da un tuo contatto, esclusivamente virtuale, che vive nel Borneo inferiore.

Un posto di cui ignoravo l’esistenza, poiché nella mia contorta fantasia tutte le località che iniziano per “B” non esistono.

Vedi Burundi,Buthan, “e Bibbiano?”..che pensavo fosse un intercalare obbligatorio pre-punto interrogativo.

Nel frattempo mi torna in mente che ho avuto il “vero categorico ed irrevocabile” dei tanto amati figliuoli di rendere pubblico qualsiasi cosa li tirasse in causa, direttamente ed indirettamente

Realizzi sempre con la stessa prontezza (in realtà sono già passate tre ore dalla prima considerazione) che, nella “new age opinionistica prevaricante da social” devi prepararti ad incontrare la “mamma tigre” che potrebbe demolirti in un attimo, la “Mamma chioccia” che ti farà sentire ancora meno adeguata perché, tu presa da attacco spasmodico di decluttering, hai buttato il primo pannolino in cui erano contenuti gli umori dell’infante ancora puro..privandoti del suo preziosissimo odore di neonato.

Sempre con la stessa prontezza mi accorgo che è arrivata l’ora del riposino post-prandiale .

E se fossi io la pioniera di una nuova figura di mamma autoconsolatoria?

Che ne dite della “Mamma ghiro”…mi rigiro e mi riaddormento