Da quando Nanni Moretti disse “le parole sono importanti” si è insinuata in me una perversione.
Trovare la disambiguazione a tutto, ma non provenendo da studi classici applico una pseudo tecnica.
Gioco con le parole, una specie di grammelot de noiarti
Bisogna pur sopravvivere ..
E così malgrado noi, si sta realizzando il sogno, o forse l’incubo, di due cuori ed una capanna in versione senile..tu ed io …io e tu …perché diciamocelo onestamente, non c’è alternativa)
Per vivacizzare la forzata permanenza domestica propongo un film d’essai ..
Forse si chiamano d’essai perché ogni volta che ne scelgo uno mio marito esclama “ESSE’… si truvate n’atru piombe”?
Mi rassegno alla stroncatura della rassegna
Potremmo passare ad altra occupazione
Lancio uno sguardo al consorte.
Dai suoi movimenti frontali prevedo un’altra stroncatura a qualsiasi iniziativa impegnativa
Ma non desisto e lancio la richiesta
“Caro che ne dici se risistemiamo la camera dei nostri ex “royal babies”?
Attimi di silenzio interminabili, dovuti ad una grave forma di flemma congenita.
Un attimo ancora ed oltre alla fronte percepisco il movimento della mandibola che articola una risposta
“certo cara, lo facciamo DOPO “
D O P O ? ! ? !
Ma siamo sicuri che questo avverbio abbia un significato univoco per femmine e maschi del genere umano?
Nella parola “dopo” è contenuto un lasso di tempo indefinito…
La donna mentre aspetta che per l’uomo finisca l’intervallo fra dopo ed ora potrebbe…
Ritinteggiare una cucina, smontare una libreria, fare le pulizie di quelle mezze stagioni che ,non c’erano, ma nel frattempo lei è riuscita pure a ritrovarle.
Nel dopo di un maschio possono succedersi intere ere geologiche di inattività propria
Comincio a sospettare esista un altro acronimo per DOPO sempre in versione maschile..
Devo occultarmi proprio ora!