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il sabato del villaggio...globale

cose e cosine che Nicola Dario ci fa sapere...

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Gerli rinuncia al Cts

Alberto Giovanni Gerli, uno dei dodici membri del nuovo Comitato tecnico scientifico, ha comunicato la rinuncia all’incarico. Ad annunciarlo è stato il Dipartimento della Protezione civile che con un’ordinanza lo aveva nominato martedì scorso. «A seguito delle inattese e sorprendenti polemiche esplose all’indomani della mia nomina, ho ritenuto opportuno rinunciare all’incarico così da evitare al Cts e alle Istituzioni in generale ulteriori, inutili ostacoli e distrazioni», ha spiegato Gerli.

«Ingegnere quarantenne, padovano, fondatore di una startup di illuminazione a led, appassionato di bridge tanto da candidarsi alla presidenza della Federazione uscendone però sconfitto, data scientist riconosciuto dal ministero dello Sviluppo Economico, aveva iniziato ad applicare i suoi modelli matematici anche allo studio del coronavirus. Con dubbie fortune. “Il lockdown non serve più a nulla”, aveva detto poco dopo l’inizio della prima zona rossa in Lombardia. Gerli sosteneva infatti che l’ondata di coronavirus sarebbe durata 40 giorni e che il suo andamento sarebbe dipeso unicamente dai primi 17 giorni. Passati quelli, diceva, qualsiasi fossero le misure messe in campo, l’epidemia avrebbe fatto il suo corso» [Rep].

Caccia al sottomarino russo nel canale di Sicilia

«Mille miglia sotto i mari, in un lunghissimo duello negli abissi. Non è la sfida apocalittica di Caccia a Ottobre rosso, ma le missioni per tallonare il sottomarino russo che in questi giorni sta viaggiando dal Baltico alla Siria la ricordano da vicino. Da più di tre settimane, aerei e navi della Nato si alternano per seguire il “Rostov sul Don”, un battello lanciamissili della classe Kilo. Monitorano i movimenti dell’imbarcazione d’appoggio che l’accompagna nella trasferta e ogni volta che individuano la posizione del Rostov si accaniscono per pedinarlo. Da quando la flotta di Mosca ha rimesso piede nel Mediterraneo non c’era mai stato un simile schieramento di mezzi statunitensi, canadesi, inglesi, francesi, italiani, greci. E anche se mancano dichiarazioni ufficiali, l’operazione sembra volere trasmettere un messaggio chiaro al Cremlino: le sortite dei micidiali sottomarini Kilo non resteranno più indisturbate [...] Il Kilo si è spinto fino nel Canale di Sicilia. Una mossa provocatoria. Nello stesso momento in quelle acque si stava tenendo la più grande esercitazione Nato di lotta subacquea, chiamata Dymanic Manta, con la presenza di mezzi di tutta l’Alleanza. Il visitatore russo ha fatto zig-zag a poca distanza dall’area del wargame, tra Malta e la Tunisia. Poi, quando le manovre si sono concluse, ha ripreso la crociera verso Oriente. Il 13 e il 14 marzo sono intervenuti un EP-3 Orion dell’Us Navy e due velivoli dell’Aeronautica italiana. Ieri mattina è stata la volta dell’aviazione ellenica, con un radar volante Embraer che lo ha individuato nel Mar Ionio» [Rep].

Congo, l’Eni chiede il patteggiamento

Il 15 marzo, tramite gli avvocati Nadia Alecci e Nerio Diodá, l’Eni ha chiesto il patteggiamento nel processo sugli affari della compagnia in Congo. Il Pm ha Paolo Storari ha dato il suo consenso. «Ora a decidere sarà il gip Sofia Fioretta. Se dirà sì, Eni uscirà dall’inchiesta. L’accusa di corruzione internazionale è stata derubricata in quella di induzione indebita (la vecchia concussione) e sarebbe sanata con il pagamento da parte di Eni di 11 milioni di risarcimento e 830 mila euro di sanzione pecuniaria» [Fatto].

«Mentre i giornali festeggiano l’assoluzione dell’Eni a Milano nel processo per le presunte tangenti in Nigeria perché “il fatto non sussiste”, dopo aver nascosto la condanna dell’Eni a Potenza per traffico illecito di rifiuti perché il fatto sussiste, l’Eni vuole patteggiare a Milano 11 milioni di risarcimento e 800mila euro di multa per tangenti in Congo (induzione indebita). Quindi il fatto che non sussisteva in Nigeria sussiste in Congo. Il sito di Rep parla pudico di “attività Eni in Congo”: le mazzette sono un’“attività” come un’altra» [Travaglio, Fatto].

Altre  “piccole cose” abbiamo  saputo  che:

-al Centro medico universitario di Utrecht, in Olanda, sono stati coltivati in vitro organoidi di ghiandole lacrimali in grado di

- i software di riconoscimento facciale sbagliano il 35% delle volte con le donne di colore, e solo lo 0,8% delle volte con le donne bianche; piangere;

- il Mahabharata indiano, una via di mezzo tra un testo sacro e un poema epico, è più lungo della Bibbia, del Corano e delle opere di Omero e Shakespeare messi insieme;

-fin dalle medie i compagni di scuola di Enrico Letta dicevano che studiava da presidente del consiglio;

- la basilica del Sacro Cuore di Montmartre fu costruita dopo il 1871 come atto d’espiazione per i giorni rivoluzionari della Comune di Parigi;

- a Dubai le autorità hanno vietato di servire il caffè e le bevande nei biberon, che stava diventando molto di moda;

- i Maneskin, per partecipare all’Eurovision Festival, hanno tolto le parolacce dalla loro canzone;

- Alberto Gerli, il nuovo membro del Comitato tecnico scientifico dimessosi, si era candidato alla presidenza della Federazione bridge, ma non è stato eletto;

- che Francesco Guccini si è da poco vaccinato contro il coronavirus;

- Naike Rivelli, a sostegno delle donne vittime di abusi, inscena delle «azioni di vulva art»; - nel giardino della loro villa in California Harry e Meghan hanno fatto mettere un pollaio chiamato «Archie’s Chick Inn»;

-Claudio Gioè, interprete del giornalista-investigatore Saverio Lamanna nella mini-serie Màkari in onda su Rai Uno, è un abbonato del Fatto della prima ora;

- i Manetti Bros, da piccoli, leggevano Diabolik nel cortile delle elementari;

- Enzo Braschi, il Paninaro di Drive In, si è laureato con una tesi in inglese di 400 pagine intitolata La spiritualità dei Nativi americani delle grandi pianure (prese 110 e lode);

-per la prima volta una donna è diventata pilota di un velivolo d’attacco della Marina Militare (è Erika Raballo, classe 1996, nata e cresciuta a Cuneo);

-che Laura Pausini, per arrivare in forma alla cerimonia degli Oscar il 25 aprile, beve tisane drenanti («mi romperebbe proprio non vincere questa volta»);

- in America i musei possono mettere in vendita le loro opere d’arte e comprarne di nuove;

- quasi la metà delle scuole superiori pubbliche di Tokyo richiede agli studenti i cui capelli non sono neri corvino e lisci, di presentare una certificazione ad hoc per dimostrare che siano effettivamente naturali e non tinti o con la permanente;

- Elio Germano è su un set a Latina per un nuovo film dei fratelli D’Innocenzo;

-solo nel 2021 si venderanno almeno dieci miliardi di dosi di vaccini e le case farmaceutiche registreranno dai 120 ai 150 miliardi di dollari di ricavi in più.

-tra aprile e maggio 2020, per via della pandemia, sono stati registrati 125.787 nuovi siti internet con il suffisso «.it».

 

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