La presentazione della destinazione Abruzzo e dell’itinerario turistico-archeologico di monte Pallano, è stata curata dai rappresentanti della DMC Sangro Aventino, con la collaborazione della Direzione Museale regionale Abruzzo, della Soprintendenza Chieti Pescara e dei Comuni interessati. Presenti in rappresentanza dei comuni dell’Area SIC Nicola Iannone, sindaco di Tornareccio, e Marinella Fioriti, assessore del comune di Bomba e Rebecca Virtù del CEA Casanatura.
La presenza alla Borsa di Paestum si pone l’obiettivo di collocare sul mercato internazionale dell’offerta turistica culturale un prodotto, quello del turismo archeologico nel territorio del Sangro Aventino, che ha notevoli possibilità di crescita nel prossimo futuro, grazie ai molteplici progetti di tutela, di valorizzazione e di miglioramento della fruizione in corso. Monte Pallano è una destinazione ideale per chi cerca un’offerta turistica culturale, storica e archeologica, all’interno di un’area di pregio naturalistica che offre molteplici possibilità di escursioni a piedi e in bicicletta, con un meraviglioso paesaggio che racconta una storia millenaria, con la possibilità di soggiornare in accoglienti borghi. Un viaggio di scoperta di tesori archeologici e storico antropologici nel cuore della natura d’Abruzzo.
I rappresentanti della DMC presenti all’evento fieristico, hanno partecipato al workshop, sabato 2 novembre, con i buyer europei selezionati da Enit provenienti da Austria, Belgio, Francia, Germania, Olanda, Regno Unito, Spagna e Svizzera, nonché con i buyer e tour operator nazionali specialisti del turismo archeologico.
Gli obiettivi primari dei progetti in corso su monte Pallano, promossi da enti locali, DRM e enti del terzo settore sono incentivare il rinnovamento digitale dell’intero presidio culturale, utilizzando le nuove tecnologie per rendere accessibili a tutti i contenuti culturali e le complessità legate al territorio; favorire la cittadinanza attiva nell’ambito dell’accesso alla cultura, valorizzando il ruolo del terzo settore come promotore di buone pratiche per la promozione culturale del territorio; favorire la fruizione dei punti di interesse, migliorando l’accessibilità e la cartellonistica dedicata.