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"Evitare la chiusura del Convitto femminile del 'Marchitelli' di Villa Santa Maria"

L'intervento di Davide Desiati, segretario generale Cisl Scuola Abruzzo Molise

redazione
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Lettera di Davide Desiati,  segretario generale della Cisl Scuola Abruzzo Molise, alla dirigente scolastica dell'Istituto Alberghiero “Marchitelli” di Villa Santa Maria, al presidente della Provincia di Chieti, ai sindaci dei Comuni dell'Unione Montana dei Comuni del Sangro e al presidente della stessa Unione dei Comuni.

Alunne, famiglie, personale scolastico e sindacati, in data 18 aprile ovvero Venerdì Santo, hanno appreso con la nota della dirigente scolastica dell’Istituto Alberghiero “Marchitelli” di Villa Santa Maria, che per l’anno scolastico 2025/26 non potranno essere accolte iscrizioni al Convitto femminile.

L’emblematica data ben rappresenta l’ulteriore calvario a cui vengono sottoposti tutti i soggetti citati interessati alla permanenza ed al rilancio di un’offerta formativa unica in provincia e soprattutto di un’istituzione scolastica, che per generazioni è stata garanzia di qualità della formazione dei professionisti del settore alberghiero.

Bisogna superare le diverse difficoltà che hanno condizionato la vita e lo sviluppo dell’istituzione scolastica, a partire dai lavori necessari per la scuola ed i convitti e fino alla strutturazione di linee di trasporto che permettano di raggiungere giornalmente la scuola dai diversi comuni della provincia. Soprattutto è necessario, vista quest’ultima tegola, garantire la permanenza del convitto femminile per assicurare la possibilità di frequenza sia delle alunne dei primi anni sia di quante non hanno possibilità di raggiungere giornalmente la scuola dalle proprie residenze.

La Cisl Scuola Abruzzo Molise chiede alla dirigente scolastica del "Marchitelli” di Villa Santa Maria di avanzare la richiesta agli uffici scolastici di autorizzare in deroga l’attivazione per l’a.s. 2025/26 del convitto femminile e chiede ad amministratori e rappresentanti politici di avviare tutte le possibili azioni a sostegno della richiesta.

Sebbene sia prioritaria la conservazione ed il rilancio della scuola e dell’offerta formativa, bisogna anche fare il possibile per scongiurare la perdita di circa 15 posti di lavoro tra personale educativo ed ATA per l’effetto della chiusura del convitto femminile ovvero di un numero di occupati particolarmente significativo nelle aree interne montane".

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